venerdì 23 gennaio 2015

Recensione: Magisterium - L'anno di ferro, C. Clare & H. Black

Buongiorno Booklovers! :)
Oggi vi propongo la recensione di Magisterium - L'anno di ferro, di Cassandra Clare e Holly Black, che è stato il mio secondo romanzo del 2015.
Ho letto molti pareri discordanti su questo libro, ma io non posso fare altro che consigliarvene caldamente la lettura!

Pag. 319 - 17,00 €
Mondadori
Trama: Quando raggiunge la grotta in cima al ghiacciaio, Alastair capisce subito che il Nemico l'ha preceduto. Sua moglie Sarah è stata uccisa, come gli altri maghi lì rifugiati. Solo il debole vagito di un neonato lo rincuora: suo figlio Callum, seminascosto accanto al cadavere della madre, è ancora vivo. Ma quando Alastair lo prende fra le braccia, le terribili parole incise nel ghiaccio da Sarah prima di morire lo fanno inorridire... Dodici anni dopo, quando Call viene ammesso al Magisterium, la prestigiosa accademia riservata ai ragazzi dotati di talento magico, suo padre è contrario: sin dalla più tenera età ha insegnato al figlio a diffidare della magia. E ora Rufus, il magister più anziano della scuola, lo ha ammesso all'Anno di Ferro, il primo del Magisterium. Call non può sottrarsi al suo destino. La magia scorre, in certe famiglie. Ma sul destino di Call incombe fin dalla nascita l'artiglio del Nemico.
GIUDIZIO:
 


RECENSIONE:

Magisterium - L'anno di Ferro, è stato uno dei romanzi più attesi del 2014. Le autrici infatti sono Cassandra Clare, che per la prima volta si dedica alla creazione di un mondo che non è quello degli Shadowhunters, e Holly Black, già nota agli amanti del genere urban fantasy (Le cronache di Spiderwick, Doll Bones, Fate delle Tenebre).
Non è facile recensire un romanzo che è stato al centro dell'attenzione per tanto tempo. Parlarne risulta ancora più difficile se, il romanzo in questione, è stato oggetto di recensioni e pareri altamente discordanti fra loro. Alcuni lettori lo hanno considerato magnifico, altri ne sono rimasti delusi, altri ancora lo hanno trovato una copia di Harry Potter. Personalmente, non appartengo a nessuna di queste categorie.

Callum Hunt non vuole entrare al Magisterium, la scuola di magia dalla quale è stato messo in guardia da suo padre. Gli è stato detto che i maghi sono la causa della morte di sua madre e che, al Magisterium, le persone muoiono.
Così, quando arriva il giorno dei test, Call ce la mette tutta per sbagliare e nonostante riesca a combinare un disastro dietro l'altro, viene ammesso alla scuola di magia. Verrà scelto da Magister Rufus come suo apprendista, insieme a Tamara e ad Aaron, che diventeranno i suoi inseparabili compagni. Il percorso che lo renderà un mago non è breve nè semplice. Gli anni che portano al diploma sono cinque, durante i quali imparerà a dominare gli elementi: aria, acqua, terra, fuoco e caos. 

Il fuoco vuole ardere, l’acqua vuole scorrere, l’aria vuol levarsi, la terra vuole avvincere, il caos vuol divorare.

Leggendo i primi capitoli ho notato qualche somiglianza con la saga di Harry Potter, ho perfino storto il naso un paio di volte. Tuttavia, una volta entrata del vivo della storia, ho capito di avere fra le mani un romanzo originale e assolutamente speciale.
Mi sono piaciute molto le tematiche trattate: amicizia, famiglia e la lotta bene contro male in primis. Penso che i romanzi indirizzati ad un pubblico molto giovane debbano essere incentrati su temi come questi.
Un altro punto di forza di Magisterium sono i personaggi. Come in goni romanzo della Clare ci sono molti personaggi secondari, ma sono i tre principali quelli che hanno catturato la mia attenzione in modo particolare. Tamara e Aaron sono diversissimi tra loro, ma sono accomunati da una forte spinta al raggiungimento dei propri obiettivi. Entrambi si rivelano essere molto più di quello che ci è stato presentato all'inizio: le autrici ci spingono ad andare oltre i pregiudizi. Call, invece, non è il protagonista più simpatico che esista, ma l'ho apprezzato proprio per questo! Non è l'eroe della situazione, non è il primo della classe ed è decisamente troppo impulsivo e irascibile. Si tratta di un protagonista atipico per un romanzo middle-grade e la scelta delle autrici è stata coraggiosa e, a mio parere, intelligente. I ragazzi possono immedesimarsi molto più facilmente in Call, che risulta talmente normale che potrebbe essere reale. 
Lo stile della Clare è, come sempre, impeccabile. I colpi di scena non mancano e nemmeno io, che solitamente riesco ad intuire cosa succederà, mi sarei mai aspettata un finale simile! Aspetto con ansia l'uscita del secondo volume, per sapere come prosegue la storia di Call, Aaron e Tamara.

4 commenti:

  1. Non sono ancora riuscita a metterci le mani sopra, ma spero di riuscirci presto!!! :)
    Complimenti per la recensione!

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  2. a me è piaciuto tanto, molto carino *-* nonostante le similitudini con HP che ho trovato.
    L'ho letto in ebook ma mi sarebbe piaciuto averlo cartaceo y__y penso che me lo procurerò!

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  3. io non ho ancora letto HP, quindi credo mi piacerà ancora di più, speriamo

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  4. Me lo consigli quindi tresor? Mi hai incuriosita con questa tua recensione :)

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