lunedì 5 gennaio 2015

Recensione: Allegiant, di Veronica Roth

Le vacanze sono ormai agli sgoccioli. Cerco di non pensarci dedicandomi al blog, che ultimamente ho trascurato un pochino. Quale modo migliore per inaugurare il 2015 se non parlandovi di un libro che ho amato alla follia?
E voi invece, siete fra quelli che hanno odiato Allegiant, o come me lo avete adorato?

DeAgostini
538 pagine -14,90 €
Trama: La realtà che Tris ha sempre conosciuto ormai non esiste più, cancellata nel modo più violento possibile dalla terrificante scoperta che “il sistema per fazioni” era solo il frutto di un esperimento. Circondata solo da orrore e tradimento, la ragazza non si lascia sfuggire l’opportunità di esplorare il mondo esterno, desiderosa di lasciarsi indietro i ricordi dolorosi e di cominciare una nuova vita insieme a Tobias. Ma ciò che trova è ancora più inquietante di quello che ha lasciato. Verità ancora più esplosive marchieranno per sempre le persone che ama e ancora una volta Tris dovrà affrontare la complessità della natura umana e scegliere tra l’amore e il sacrificio.


LA RECENSIONE (NO spoiler):

 “L’ho sempre saputo, fin da quando ero bambino: la vita ci ferisce, tutti quanti. E non c’è modo di sottrarsi ai suoi colpi. Ma ora sto imparando un’altra cosa: possiamo guarire, se ci curiamo a vicenda.

Dovrei esserre arrabbiata, credo. E delusa, almeno un po'. Dovrei odiare Veronica Roth: così mi è stato detto.
Ma a me, oltre ogni aspettativa, Allegiant è piaciuto. Cosa dico? Io l'ho poprio adorato, dalla prima all'ultima pagina. Ritrovare Tris e Tobias, più complici e agguerriti che mai, mi ha coinvolta e catturata fin dalle prime parole. Lo stile narrativo - veloce, diretto, serrato - mi ha permesso di leggere queste 538 pagine tutte d'un fiato.
Tris Prior è una combattente e, a differenza di Katniss Everdeen (eroina di Hunger Games), lo resta fino alla fine. Sa che è necessario sacrificare qualcosa, per il bene superiore. Sa che la rivoluzione, spesso, è necessaria se vuoi cambiare il mondo. Capisce che una dittatura, per quanto ben mascherata, resta pur sempre una parola con una connotazione negativa. Tris è l'eroina perfetta per un romanzo per young adults. A volte appare fredda e distaccata, altre è tutta pensieri e sospiri. Mi piace perchè è vera, è simile a noi. Non è una wonder woman imbattibile. Tris è perfetta, nella sua imperfezione.
Se l'ultimo capitolo di Hunger Games non mi aveva convinta per il troppo "buonismo" della Collins, la Roth riesce invece ad essere assolutamente credibile grazie alla sua storia cruda, intensa, vera. I suoi personaggi non sono buoni o cattivi, sono simili a me e a te, sono reali. Hanno oscurità e luce dentro di loro, come Caleb, che in Insurgent avevo odiato da morire, mentre qui è riuscito a piacermi. Persino la storia d'amore di Tris e Tobias mi ha coinvolta totalmente: non è mai melensa, non è irreale. Sono due ragazzi normali, leggendo di loro chiunque può ritrovare un po' di sè e della propria relazione. Si amano, litigano, a volte sono confusi altre invece sono sicuri di voler stare insieme. Nulla di ciò che si dicono risulta eccessivo, non ci sono frasi troppo artificiose. Tutto scorre in modo molto naturale.

Sono innamorata di lui, ma non ci sto assieme solo perchè non ho alternative, come se non potessi trovare qualcun altro. Sto con lui perchè lo scelgo ogni giorno quando mi sveglio al mattino, ogni giorno in cui litighiamo o ci mentiamo o ci deludiamo a vicenda. Lo scelgo continuamente, e lui sceglie me.

I difetti in questo romanzo non mancano, anzi! Ritengo la Roth un'autrice geniale, ma dalla penna impersonale, piatta. I capitoli narrati dai due protagonisti si distinguono solamente per il loro nome scritto all'inizio, altrimenti risulterebbe impossibile riconoscere la voce narrante. L'autrice usa sempre lo stesso registro, i pensieri di Tris e quelli di Tobias sono gli stessi, il modo di espirmersi è identico.
Allegiant, quindi, è ben lontano dalla perfezione. Ma è realmente importante?
Questo romanzo mi ha fatta riflettere, mi ha commossa ed emozionata. Mi ha conquistata, rapita, ammaliata. Mi ha dato ulteriore conferma che il coraggio non è assenza di paura.

"Ci sono così tante forme di coraggio in questo mondo. A volte essere coraggiosi significa dare la vita per qualcosa di più grande di te, o per un'altra persona. A volte significa rinunciare a tutto quello che conosci, a tutte le persone che ami, per un bene più grande. A volte non si tratta che di sopportare il dolore a denti stretti e sforzarsi, giorno dopo giorno, di costruire un lento cammino verso una vita migliore."

La trilogia di Divergent occuperà sempre un posto speciale nel mio cuore, così come Tris e Tobias.
Grazie Veronica.
 
GIUDIZIO:

5 commenti:

  1. Anche io ho apprezzato Allegiant molto più de Il canto della rivolta. Credo che la Collins abbia scelto il peggior finale possibile per la sua saga.
    Cercherò di non fare spoiler, per quanto sia possibile: nonostante tutto quello che accade in questo ultimo volume della Roth, ho amato questo libro per i 'cambi di prospettiva', non saprei come chiamarli in altro modo o.o
    Tuttavia mi ha un po' deluso Four: ho trovato alcuni suoi atteggiamenti in netto contrasto con quelli degli altri libri. Comprendo che la situazione in cui si trova sia difficile però... Boh, non mi ha convinto complietamente!
    Buon anno :)

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    1. Sì, la penso come te! Infatti secondo me la vera forza di questa serie è Tris. Tobias mi piace, ma qua è sembrato molto allo sbando... forse l'effetto era voluto, data la situazione, ma mi è sembrato un po' esagerato. Aspetto con ansia di poter leggere "Four", per saperne di più!
      Buon anno anche a te e grazie per il bel commento :)

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  2. Anche io ho dato quattro stelline a questo libro, ma sono tutte merito di Four! xD La storia in generale mi ha un pò delusa, un pò meno "quello spoiler finale", che ho capito e che non mi ha fatto arrabbiare più di tanto con l'autrice. Tris mi è piaciuta, quando in Insurgent l'avrei picchiata >-<

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    1. Rosa, anche io come te ho capito il significato di "QUELLA cosa" finale e non me la sono presa. Un po' di amaro in bocca resta, ma ho preferito questo ad un finale fatto solo per mettere tutti d'accordo!

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  3. Complimenti per la recensione! :) Mi ci ritrovo parecchio! Ammetto che con la serie in generale ho avuto qualche problema, il primo mi era piaciuto e mi era piaciuto particolarmente il mondo ideato dalla Roth, ma mi mancava qualcosa... insomma, niente scintilla, mentre il secondo non mi era proprio piaciuto, ma questo ultimo volume... wow! Sarà che avevo aspettative bassissime e volevo solo finire la serie per poterci mettere una pietra sopra, sarà che magari l'autrice si è sforzata un po' di più (anche se hai ragione, il suo stile è piatto, le voci dei personaggi non si distinguono ed è una grande pecca) ma mi è piaciuto davvero tanto! :)

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