« Chi sa chi potrebbe essere il bersaglio dell'uomo istruito? »
Senza alcun dubbio "Fahrenheit 451" è un libro geniale.
Bradbury ha scritto un vero e proprio trattato sul potere dei libri di liberare la mente e l'anima dell'uomo.
Il romanzo è ambientato in un futuro dove i pompieri non spengono i fuochi... li appiccano. Essi hanno infatti il compito di dare fuoco ai libri, a tutti i libri! Ed affinchè essi brucino sono necessari 451 gradi fahrenheit («Il fuoco è luce e soprattutto è purificazione!»).
Leggere è pericoloso. Leggere permette all'individuo di aprire la propria mente e di pensare in modo distaccato e separato dalle masse. La mente di colui che si informa, che conosce, che ha sete di cultura non è adatta ad un regime di tipo totalitario. Quindi, ecco che vengono fatti fuori i libri.
«Questa notte ho pensato a tutto il cherosene di cui mi sono servito da dieci anni a questa parte. E ho pensato ai libri. E per la prima volta mi sono accorto che dietro ogni libro c'è un uomo. Un uomo che ha dovuto pensarli. Un uomo a cui è occorso molto tempo per scriverli, per buttar giù tante parole sulla carta. Ed è un pensiero che non avevo mai avuto, prima di questa notte»
Le persone non leggono più, non conoscono l'odore della carta stampata, non sanno cosa significa passare le dita sopra all'inchiostro, non hanno idea di cosa si provi a viaggiare con la mente in mondi lontani.
Tutto è grigio nel mondo di Bradbury. Ogni cosa è ben definita, tutto viene eseguito secondo uno schema ben preciso, la quotidianità altro non è che un qualcosa di premeditato. Persino le cose più banali, come le chiacchiere fra vicini o fra amici, sono meticolosamente controllate.
«Che la gente non dice nulla.»
«Oh, parlerà pure di qualche cosa, la gente!»
«No, vi assicuro. Parla di una gran quantità di automobili, parla di vestiti e di piscine e dice che sono una meraviglia! Ma non fanno che dire le stesse cose e nessuno dice qualcosa di diverso dagli altri.»
In questa società però vive Montag, un pompiere che si concede di essere curioso. Montag è un uomo che vuole pensare, vuole agire, vuole conoscere, ma soprattutto... vuole leggere! Così, all'interno della sua casa dall'apparenza perfetta, custodisce un enorme segreto.
Questo pompiere è uno di quei personaggi che si fanno strada in punta di piedi. Li conosci poco a poco e, contemporaneamente, impari ad amarli.
Tuttavia, il personaggio di Bradbury che più mi ha colpita è Clarisse.
Chi è Clarisse?
Clarisse è... tutto e niente. Una ragazza. Un libro. Una voce. Un pensiero. Una luce. Un'ombra. Confusione. Decisione. Curiosità.
Clarisse è conoscenza, è sapere, è informazione, è libertà.
Impossibile definirla, bisogna leggerla per comprenderla«Vagabondi all'esterno, biblioteche dentro.» Unica pecca di questo romanzo talmente attuale da far venire i brividi è lo stile dell'autore. Lo so, molti di voi storceranno il naso davanti a questa mia affermazione, ma non ci posso fare nulla: Bradbury scrive in modo troppo lento! Alcuni passaggi mi sono risultati veramente noiosi e, se non fosse stato per la stupenda trama e per il tema più che interessante, non so come avrei fatto a proseguire nella lettura!
Concludendo: "Fahrenhiet 451" rientra certamente nella lista dei 10 libri che una persona deve assolutamente leggere prima di morire. Immancabile in ogni libreria. Consigliatissimo, offre innumerevoli spunti di riflessione.
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