domenica 27 maggio 2012

Hunger Games. Il canto della rivolta, di Suzanne Collins

Titolo: Hunger Games. Il canto della rivolta
Autore: Suzanne Collins
Editore:
Mondadori
Pagine:
420
Prezzo:
17,00 €

Recensione:
Mettere la parola fine è sempre difficile. 
Per me, lo è in modo particolare quando si tratta di porre fine alla lettura di una serie che mi ha appassionata.
Con "Il canto della rivolta", Suzanne Collins mette un punto alla trilogia di Hunger Games e regala un degno finale alle disavvenutre della giovane Katniss.


La lettura comincia da dove l'avevamo interrotta con "La ragazza di fuoco": Katniss riesce a fuggire dall'Arena degli Hunger Games (ai quali stava partecipando per la seconda volta), grazie ad Haymitch e a Plutarch lo Stratega, che la conducono nel redivivo Distretto 13.
Qua Katniss diventerà ufficialmente la Ghiandaia Imitatrice: simbolo dei ribelli e di un mondo in rivolta contro Capitol City. Al suo fianco avrà sempre il fedelissimo Gale, la dolce sorellina Prim, l'ex tributo Finnick ed il controverso Haymitch... ma Peeta?
Peeta è stato catturato da Capitol City. Il Presidente Snow manda in onda una serie di interviste televisive in cui il ragazzo appare sempre più deperito e smarrito.
Inizia così una vera e propria guerra, combattuta non solo nei distretti, ma anche tramite i media. Ancora una volta il dolore, la perdita e specialmente la morte, vengono spettacolarizzate.


Come i due volumi precedenti, anche quest'ultimo è reso particolarmente scorrevole grazie allo stile fresco e pulito della Collins. 
Le descrizioni non sono mai noiose, mentre i dialoghi ed i pensieri dei personaggi risultano sempre abbastanza chiari, nonostante la "complessità" della storia narrata.
Ogni personaggio è caratterizzato da un forte cambiamento caratteriale, specialmente la protagonista. Scelta decisamente azzardata da parte dell'autrice, dato che sicuramente non tutti i lettori apprezzeranno questa nuova Katniss (ammetto che io stessa sarei più volte voluta entrare nella storia per prenderla a schiaffi!).

Come ho precedentemente affermato, porre la parola "fine" ad una serie che hai amato è sempre difficile. Questo romanzo chiude una trilogia che mi ha appassionata, intrigata, che ha catturato tutta la mia attenzione. 
Ricordo che dopo aver letto il primo libro sono rimasta letteralmente a bocca aperta. Non avevo mai letto nulla del genere prima e sono rimasta più che entusiasta della scoperta del genere distopico, del quale ora sono un'avida lettrice.  
I personaggi mi hanno intrigata da subito.
Katniss
ha un fuoco che le brucia dentro, è un'eroina vera... non è la solita Mary Sue!
Gale
, che ho imparato a conoscere e ad apprezzare solo nel secondo romanzo della trilogia, mi ha fatta innamorare grazie alla sua dolcezza e alla sua determinazione. Un ragazzo sicuro, che ha voglia di combattere per il proprio popolo, per i propri ideali, per le persone a cui vuole bene. Il finale non gli ha reso giustizia, purtroppo.
Infine Finnick, la sua storia d'amore con Annie è stata la più bella e sincera di questa trilogia.


Con un velo di malinconia mi preparo quindi a lasciare Panem ed i suoi abitanti.
Grazie Suzanne per la bellissima avventura!

 
Giudizio:
Le recensioni dei primi due volumi, qua (cliccate sul titolo del romanzo!): 
Hunger Games - Suzanne Collins
Hunger Games. La ragazza di fuoco - Suzanne Collins   

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