Recommendation Monday – A book for every week è una rubrica a cadenza settimanale ideata da Una Fragola al Giorno. Per tutte le informazioni vi rimando al suo dettagliatissimo post, QUI.
Trovare un libro per il tema di oggi è stato abbastanza semplice, perchè non ho mai smaltito la delusione provocata da questo romanzo:
Consiglia un libro al di sotto delle tue aspettative
(ma che potrebbe
piacere a qualcuno che conosci che ha gusti diversi dai tuoi)
Il romanzo in questione è il chiacchieratissimo Noi siamo infinito, di Stephen Chbosky. Non c'è nulla da fare, a me non è piaciuto. O meglio, mi aspettavo un romanzo coinvolgente e appassionante, mi avevano descritto Chbosky come una sorta John Green (♥), ed ho iniziato Noi siamo infinito carica di aspettative. Che sono state deluse. Terribilmente deluse.
Non so, forse sono io che ho un problema con Chbosky e con la sua opera, perchè cercando in rete, ho trovato quasi solo recensioni e commenti positivissimi. Molti lo decantano, lo lodano, lo rileggono. Io, al contrario, cerco di girargli alla larga. Mi sento quasi tradita. Quei personaggi che avrebbero dovuto prendermi per mano e farmi vivere una magnifica avventura, si sono invece rivelati vuoti, piatti, banali... uguali a tanti altri. Senza contare poi il fatto che, alcuni argomenti di estrema importanza, vengono accennati e poi lasciati a se stessi.
Consiglio comunque Noi siamo infinito, perchè moltissimi lettori lo hanno apprezzato. Sono la pecora nera della situazione.
Ne approfitto anche per consigliarvi la visione del film omonimo che, stranamente, mi è piaciuto molto!
271 Pagine - 16,90 €
Sperling & Kupfer
Trama: Fra un tema su Kerouac e uno sul "Giovane Holden", tra una citazione da "L'attimo fuggente" e una canzone degli Smiths, scorrono i giorni di un adolescente per niente ordinario. L'ingresso nelle scuole superiori lo lancia in un vortice di prime volte: la prima festa, la prima rissa, il primo amore - per la bellissima ragazza con gli occhi verdi che quando lo guarda fa tremare il mondo. Il primo bacio, e lei gli dice: per te sono troppo grande, però possiamo essere amici. Per compensare, Charlie trova una che non gli piace e parla troppo: a sedici anni fa il primo sesso, e non sa neanche perché. Allora lui, più portato alla riflessione che all'azione, affida emozioni, trasgressioni e turbamenti a una lunga serie di lettere indirizzate a un amico, al quale racconta ciò che vive, che sente, che ha intorno. Dotato di un'innata gentilezza d'animo e di un dono speciale per la poesia, il ragazzo è il confidente perfetto di tutti, quello che non dimentica mai un compleanno, quello che non tradisce mai e poi mai un segreto. Peccato che quello più grande, fosco e lontano, sia nascosto proprio dentro di lui.
Io non l'ho ancora letto, anche se ce l'ho in WL da una vita... e non ho nemmeno visto il film, anche se ho intenzione di rimediare ad entrambe le cose :) Però ora ridimensionerò le aspettative :)
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