mercoledì 9 febbraio 2011

Recensione: Hourglass

Pubblico la recensione di Hourglass, scritto da Claudia Gray e pubblicato in Italia dalla Mondadori.
Vi ricordo che si tratta del terzo volume di una quadrilogia:
  1. Evernight
  2. Stargazer
  3. Hourglass
  4. Afterlife (per ora inedito in Italia)
Trama: Bianca non è ancora un vampiro, ma è destinata a diventarlo. Lucas èl’erede di un’antica congrega di cacciatori di vampiri, la Croce Nera. Il loro amore impossibile è nato tra i corridoi di Evernight, un college esclusivo dove i vampiri imparano a confondersi meglio tra gli umani.
Per rimanere insieme a Lucas, Bianca è disposta a rinunciare alla propria famiglia e al proprio destino: finché non ucciderà nessun essere umano, infatti, la trasformazione non si compirà.
Ma il suo corpo inizia a bramare sangue, e la sete si fa sempre più insostenibile. Mentre la sua vera natura la reclama, anche qualcun altro è interessato alla ragazza: gli spettri che avevano stretto un patto con i genitori di Bianca per permetterne la nascita ora sono sulle sue tracce.

Recensione:

Devo ammetterlo: ho letteralmente divorato questo romanzo!
“Hourglass”, come i due volumi che lo precedono, ci porta in un mondo magico dove – fra le persone comuni – si nascono vampiri, spettri e cacciatori. 


La storia riprende da dove l’avevamo lasciata: Bianca e Lucas sono fuggiti insieme, unendosi al gruppo della Croce Nera. Inizialmente la ragazza non riesce ad ambientarsi, specialmente perché deve tenere nascosta a tutti la sua vera natura e nutrirsi le risulta estremamente difficile.
In seguito ad alcuni avvenimenti il gruppo – nel quale ritroviamo anche Raquel, ex compagna di stanza di Bianca – decide di trasferirsi a New York, dove si unisce ad un’altra cella dell’organizzazione. Se prima le cose per la futura vampira erano difficili, bhè… qua la situazione le sembra addirittura impossibile! Ogni persona, specialmente lei e Raquel, è strettamente controllata e allontanarsi per cacciare topi o scoiattoli è impensabile.
Inevitabilmente Bianca viene scoperta così, dopo numerose lotte, fughe e nascondigli, i due si ritrovano a vivere nella cantina del loro ex compagno di Evernight Vic.
I problemi però non sono finiti e il futuro dei due giovani innamorati viene nuovamente messo a dura prova dalla salute di Bianca. 


Claudia Gray ci regala un nuovo emozionante capitolo della saga di Evernight che, finalmente posso affermarlo, mi sta conquistando sempre di più!
La trama di infittisce e i personaggi maturano, crescono, si evolvono. L’unico personaggio statico è Bianca, almeno per quanto riguarda questo romanzo. Non agisce, non pensa, non ha una reazione a nulla! Nella seconda parte del libro migliora un po’ e torna ad essere la Bianca dei primi due volumi… per fortuna!
Man mano che ci si addentra nella storia l’amore tra Bianca e Lucas cresce a dismisura e il lettore non potrà fare altro che appassionarsi a questa dolcissima coppia.

Io non amo in modo particolare le coppie alla “Bella & Edward”: le ho sempre trovate troppo scontate, banali ed ordinarie! Tuttavia i protagonisti di questa serie sono riusciti a coinvolgere persino me.
Sicuramente ha aiutato il fatto che mi ricordano terribilmente Romeo e Giulietta, i due sfortunati amanti creati dal genio di Shakespeare. L’autrice ha infatti ammesso di essersi ispirata alla storia dei Montecchi e dei Capuleti per scrivere questa quadrilogia (vi ricordate la frase “e se Romeo e Giulietta fossero stati dei vampiri?” sulla copertina di Evernight?). 


Lo stile della Gray è semplice ma convincente. Le pagine scorrono veloci una dopo l’altra e il lettore verrà completamente catapultato in questo fantastico e particolarissimo mondo.
Il finale è al contempo aspettato (si tratta infatti di un altro riferimento alla storia di Romeo e Giulietta), e scioccante. Personalmente ho apprezzato molto questa scelta dell’autrice: adoro restare col fiato sospeso e sicuramente conterò i giorni che mancano all’uscita di Afterlife, quarto ed ultimo capitolo della saga. 


Consigliato? Sì, ovviamente a tutti quelli che hanno amato Evernight e Stargazer. Mi sento di consigliarlo anche a chi ha letto ma non ha apprezzato moltissimo i due romanzi precedenti perché Hourglass rappresenta davvero una svolta, inoltre l’ho trovato molto più intrigante e capace di appassionare il lettore. 

Giudizio:


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