Autore: Karen Thompson Walker
Editore: Mondadori
Numero di pagine: 272
Prezzo: 18,50 €
Trama: “Il 6 ottobre, gli esperti comunicarono ufficialmente la
notizia. Dissero che c’era stato un certo cambiamento, un rallentamento. Da
quel momento lo abbiamo chiamato proprio così: il rallentamento.” Julia ha
dodici anni quando la terra inizia a rallentare la sua rotazione, prima di sei
minuti, poi dodici, poi ventiquattro, fino a quando il giorno si allunga oltre
le cinquanta ore, la gravità si indebolisce, gli uccelli smettono di volare,
gli astronauti si allontanano dalla terra, compare una nuova malattia chiamata
“sindrome da rallentamento”... La terra inizia a cambiare e Julia con lei. E
mentre il mondo impaurito si divide tra coloro che continuano a seguire le
ventiquattro ore e quelli che si regolano con la luce del sole, Julia cerca di
trovare il proprio posto nonostante tutto: nonostante la migliore amica che
decide di non vederla più, nonostante le crepe nel matrimonio dei suoi genitori
e le paranoie del nonno stravagante, e poi ancora la solitudine, l’adolescenza
con tutti i suoi turbamenti, quell’ “età dei miracoli” piena di paura ed
eccitazione, e un ragazzo di cui innamorarsi davvero... Intanto il
rallentamento, inesorabile, continua.
____________________________________________ La Mia Recensione
L’esordio di Karen Thompson Walker
si apre con la voce della piccola Julia che racconta cosa accadde il giorno in
cui tutto cambiò, il giorno in cui gli esperti informarono la popolazione
mondiale che la terra stava rallentando. Il pianeta inizia a girare più lentamente.
I giorni si allungano,
inizialmente di qualche minuto, successivamente di ore.
Le ore di luce e quelle di ombra
non si alternano più come facevano prima. Le persone si dividono fra chi
continua a vivere giornate di ventiquattro ore, come il Governo ha
espressamente ordinato, e chi invece sceglie di seguire l’ora reale. Ognuna
delle due scelte di vita causa problemi e disfunzioni. Nel primo caso, molte
persone si ammalarono di una nuova e misteriosa malattia, chiamata “sindrome da
rallentamento”, la cui evoluzione era differente per ogni individuo. Alcuni
soffrirono semplicemente di svenimenti e nausea, altri invece persero
completamente l’equilibrio, diventando così incapaci di camminare.
I sostenitori dell’ora reale
venivano considerati dei traditori, degli strambi, delle persone volgari e
rozze, ciò li rendeva soggetti a soprusi e ad atti di bullismo.
Nessuno sa a cosa sia dovuto il
rallentamento, nessuno sa come e se finirà.
In questo mondo di dubbi, di
incertezze e di instabilità cresce Julia: dodicenne alle prese con problemi
famigliari, con la prima cotta e con le prime difficili amicizie.
“Più tardi avrei
ripensato a quei primi giorni come al momento in cui tutti noi, come genere
umano, imparammo che finora ci eravamo preoccupati delle cose sbagliate: il
buco nell'ozono, lo scioglimento dei ghiacciai, il virus West Nile, l'influenza
suina, le api assassine. Ma non è mai ciò di cui ti preoccupi che alla fine
accade. Le vere catastrofi sono sempre diverse - sono quelle che non immaginiamo,
per cui non siamo preparati, quelle sconosciute”
Julia inizia a scoprire lati del carattere dei suoi genitori
a lei totalmente estranei.
La madre sviluppa una sorta di ossessione per il
rallentamento, inizialmente nessuno riusciva a comprendere da quale male fosse
affetta. Il padre invece inizia a mentire e ad essere sempre meno presente a
casa.
Hanna, la migliore amica di Julia, si trasferisce in un
altro stato con la sua famiglia. Un fugace saluto fra le due segnerà la fine
della loro amicizia. Infatti, quando Hanna tornerà in città sarà profondamente
cambiata e fra le due non vi sarà più alcun tipo di legame.
Sola in un mondo che va in pezzi, la piccola protagonista si
avvicina a Seth Moreno, compagno di classe che prima aveva il coraggio di
salutare solo da lontano.
“Mi sembra adesso che
il rallentamento avesse innescato anche altri cambiamenti meno evidenti
all'inizio, ma più profondi. Alterò certe traiettorie meno percettibili: i percorsi
delle amicizie, per esempio, i sentieri verso l'amore, e lontano da esso.”
La Walker narra con semplicità e dolcezza la vita di una
ragazza che vive nell’età dei miracoli.
Il mondo apocalittico da lei creato può ricordare scenari
già descritti da altri autori in romanzi Young Adult dello stesso genere, ma
questo romanzo si discosta nettamente da essi.
Ne “L’età dei miracoli” non c’è azione, non ci sono
avvenimenti adrenalinici… questa è una storia delicata e riflessiva. Bella.
Non è facile etichettare e spiegare un romanzo come questo… si può
solamente leggere e scoprire.
Il Mio giudizio________________________________________________
Ho amato questo libro! Una delle migliori letture del 2012!
RispondiEliminaRecensione ben scritta, mi è venuta voglia di leggere il libro.
RispondiEliminaGemma.