sabato 13 aprile 2013

Recensione: Delirium, di Lauren Oliver

La settimana scorsa ho terminato la lettura di Chaos, secondo romanzo della serie Delirium, scritta da Lauren Oliver. Appena terminata la lettura, ho iniziato a scrivere la recensione, ma mi sono resa conto di non avervi mai parlato del primo capitolo della serie. Grosso errore!
Ecco quindi che rimendio a questa mancanza. 
Ho letto Delirium lo scorso anno (a Giugno, fra una scossa di terremoto e l'altra... come dimenticarlo?), ma nonostante questo ho ben chiare le emozioni e le sensazione provate durante la lettura, proprio per questo scrivere la recensione si è rivelato più facile del previsto.

Titolo: Delirium
Autore: Lauren Oliver
Editore: Piemme (collana Freeway)
Numero di pagine: 382
Prezzo: 9,90 € 
Trama: Nel futuro in cui vive Lena, l'amore è una malattia, causa presunta di guerre, follia e ribellione. È per questo che gli scienziati sottopongono tutti coloro che compiono diciotto anni a un'operazione che li priva della possibilità di innamorarsi. Lena non vede l'ora di essere "curata", smettendo così di temere di ammalarsi e cominciare la vita serena che è stata decisa per lei. Ma mancano novantacinque giorni all'operazione e, mentre viene sottoposta a tutti gli esami necessari, a Lena capita l'impensabile. Si infetta: si innamora di Alex. E questo sentimento è come ritornare a vivere, in una società di automi che non conosce passione, ma nemmeno affetto e comprensione, Lena scoprirà l'importanza di scegliere chi si vuole diventare e con chi si vuole passare il resto della propria vita...

                                                                                    La Mia Recensione

Siamo a Portland, in un futuro prossimo. Lena Haloway ha quasi diciotto anni e sta per trascorrere l'ultima estate della sua vita da non curata, come la sua migliore amica Hana.
Il Delirium Amoris Nervosum, la più mortale fra le cose mortali, minaccia la popolazione del mondo intero. Si tratta di una malattia, della fonte di tutti i mali: l'Amore è letale e va combattuto. L'unica soluzione è la cura: un'operazione chirurgica definitiva alla quale tutti devono sottoporsi una volta superati i diciotto anni.
In questo mondo non è vietato solo l'amore verso un'altra persona, ma anche l'amore per la musica, per la lettura, per l'arte, l'amore verso i propri figli e verso gli amici. Ogni sentimento o emozione potrebbe portare la malattia, proprio per questo motivo la cura rende le persone totalmente apatiche.
Non tutti sono convinti che la cura sia una cosa utile, così una minoranza della popolazione è costituita dagli Infetti, dai Simpatizzanti e dagli Invalidi. Questi ultimi non vivono nelle città, ma al di fuore delle reti elettrificate, in un territorio che non è di nessuno, nelle Terre Selvagge.

Le malattie più pericolose sono quelle che ci fanno credere di star bene.
- Quarantaduesimo proverbio del Libro di Ssh

Lena e Hana conoscono a memoria i proverbi del libro di Ssh e sanno bene cosa possono e cosa non possono fare, cosa gli è consentito leggere e cosa no, quale musica possono ascoltare e da quale devono invece tenersi alla larga.
Mentre Lena conta i giorni che la separano dalla cura e ha un'immensa paura di essere infettata, Hana è decisa a godersi la sua ultima estate prima di tramutarsi in un'ameba. Curiosando fra cose considerate illegali Hana viene a conoscenza di alcune feste clandestine, nelle quali ragazzi e ragazze possono parlarsi e persino ballare insieme, dove viene servito dell'alcool e in cui si ascolta della musica proibita.  
Lena, contraria e restia all'idea di partecipare, si ritroverà alla festa per una serie di circostanze fortuite e proprio qui incontra un ragazzo che aveva già notato in precedenza: Alex.
Il ragazzo fingerà di essere un curato e passo dopo passo si farà strada nel cuore di una Lena sempre più confusa, che inizierà a capire che il libro di Ssh, la cura, l'apatia e la morte dell'amore non sono qualcosa da ricercare e seguire, ma qualcosa da cui fuggire e da combattere.

"Amore", una singola parola, una cosa evanescente, una parola non più grande o più lunga di un taglio. Ecco cos'è: un taglio; un rasoio. Emerge al centro della tua vita e spacca tutto in due. Il prima e il dopo. Il resto del mondo scompare. Prima dopo e durante, un momento non più spesso e non più lungo di un taglio. 
 
Lauren Oliver, con la trilogia di Delirium,  ci narra di un mondo distopico credibile e ben costruito.
Lo stile fresco dell'autrice permette una lettura fluida e veloce, tuttavia non mancano le descrizioni che, pur essendo accurate e precise, non risultano mai "di troppo", nè noiose.
Lena riuscirà ad entrare nel cuore dei lettori, così come la ribelle Hana ed il misterioso Alex.
Un buon libro che si conclude con un cliffhanger spaventoso, proprio per questo consiglio a chi è interessato ad intraprendere questa avventura, di procurarsi anche Chaos, sequel nel quale molte domande troveranno risposta.




 
Consigliato
a chi è piaciuto: Hunger Games (Suzanne Collins), Dark Eden (Moira Young), Divergent (Veronica Roth), The Giver (Lois Lowry), E finalmente ti dirò addio (Lauren Oliver) 

2 commenti:

  1. Stupendo *^* Ero convinta mi arrivasse presto il seguito invece Libraccio me l'ha cancellato dall'ordine perché non era reperibile ç_____ç Posso piangere?

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